Convulsioni intrinseche

ita_I luoghi dell’interiorità sono i luoghi della vita, della quotidianità, ma anche luoghi di morte, intesi in senso sia percettibile sia impercettibile. L’interiorità non ha un suo luogo elettivo, ma è ovunque ognuno di noi cerca se stesso, ovunque ognuno di noi si lascia interpellare dalla vita. Il luogo può trasformarsi in luogo della memoria quando l’ambiente diventa “scena” della propria storia, diventa cioè spazio vissuto in cui si inserisce sia il ricordo di sé, sia della propria relazione intrattenuta col mondo circostante. Le tre opere hanno una chiave di lettura comune ma, richiedono una differente percezione “del vedere”. Poter guardare “dall’esterno all’interno” i nostri luoghi interiori, in cui ognuno può riconoscersi nel proprio intimo, guardare i propri luoghi dimenticati o accantonati.
“Dall’interno verso l’esterno” proiettandosi verso il mondo esteriore. Si contrappone uno spazio interiore soggettivo e uno spazio esteriore oggettivo; un mondo esteriore, che vediamo tutti nella stessa maniera, ma ognuno lo percepisce in modo differente.

eng_Intrinsic convulsion (implication violent interiority) – The places of the interiority are the places of life, of everyday life, but also the places of death. They are intended to be perceptible and imperceptible. The interiority does not have its elective place, but we all aim to find ourselves whenever we are challenged by life. The place can be transformed into a place of memory when the environment becomes “scene” in its history. It becomes space lived in which is inserted into the memory of itself and of its relationship with the entertained world. The three works have a common interpretation, but a different perception “of seeing.” Being able to look “outside to inside” our inner places, where everyone can recognise in their intimate, watch their places forgotten or set aside.
“From the inside to the outside” projecting towards the outside world. It contrasts with an inner space outer space subjective and objective, an external world, we all see in the same way, but everyone perceives it differently.